Terapia del Dolore

La Terapia del Dolore, più correttamente detta Medicina del Dolore, è quella branca della medicina che si occupa dell’ inquadrare diagnosticamente il paziente e, successivamente, di impostare il trattamento del paziente con sintomatologia dolorosa.

Una prima distinzione del dolore va fatto tra il dolore di origine tumorale (perciò “maligno” e in questo caso si parlerà di cure palliative per alleviarlo) e quello invece di origine “benigna”, ovvero non tumorale. La Medicina del Dolore o Terapia del Dolore si occupa dello studio, della diagnosi e della cura del dolore acuto benigno, persistente e cronico.

Quali sono le metodiche più utilizzate nella cura del dolore?

• Il metodo più semplice è somministrare farmaci per via generale, dietro attenta valutazione e prescrizione medico-specialistica.
• Altro metodo di intervento nella cura del dolore sono le procedure infiltrative (infiltrazioni) le quali consistono nella somministrazione di farmaci, nella maggior parte dei casi cortisone e/o anestetici locali, per via topica (tali farmaci vengono iniettati all’interno del corpo del paziente in prossimità della struttura anatomica responsabile del dolore), generalmente sotto guida strumentale, ecografica o radioscopica.
• Altro metodo di intervento ancora nella cura del dolore è la neuromodulazione, ovvero procedure operative complesse che hanno l’ obiettivo di agire sul sistema nervoso centrale utilizzando farmaci e/o campi elettromagnetici per contrastare i quei meccanismi che stanno alla base del dolore neuropatico cronico e ripristinare i normali meccanismi di regolazione del dolore.
• In altri casi ancora, quando con il supporto farmacologico non si riesce ad intervenire sul dolore cronico, il trattamento del dolore stesso si rivolge alla chirurgia (ad esempio nei casi di ernia del disco, stenosi del canale vertebrale, instabilità vertebrale).
• Da non sottovalutare infine il ruolo importante rivestito dalla fisioterapia e dalla riabilitazione posturale, le quali se somministrate in sinergia con le procedure di cui sopra, permettono una ripresa più precoce della normale mobilità anatomica e un migliore stile di vita del paziente; importante con la riabilitazione è eliminare le cause che aggravano la sintomatologia dolorosa, come i movimenti e le posture viziate.

Quali sono le principali patologie che vengono trattate con la terapia del dolore?

In linea generale sono quelle del distretto vertebrale, nello specifico:

• Cervicalgia: se il dolore cervicale ha irradiazione radicolare (brachialgia) è indispensabile procedere prima ad esami diagnostici per approfondire il caso clinico ( es: risonanza magnetica) dai quali si possono rivelare alcune situazioni cliniche di rilievo quali: la stenosi del canale vertebrale, la compressione delle strutture nervose, ernia del disco, osteofiti, ecc; purtroppo alcune volte si evidenziano anche problematiche di natura tumorale o infettiva. Una volta escluse le cause neoplastiche o infettive la terapia del dolore in questi casi si basa sul riposo funzionale, sull’uso di farmaci antiinfiammatori da assumere per via generale e in caso di insuccesso della terapia farmacologica, si può decidere per delle infiltrazioni foraminali selettive ecoguidate, le quali ci permettono di trattare in maniera selettiva la radice interessata. Infine, nei casi più limite, in cui il dolore non risponde alle terapie conservative, la terapia chirurgica è l’ ultima alternativa.

• Lombalgia: anche in questo distretto anatomico, in utti quei casi in cui il dolore non riesce ad essere controllato tramite i farmaci somministrati per via generale è possibile ricorrere alle tecniche infiltrative, le quali consentono di trattare selettivamente la radice nervosa interessata somministrando localmente farmaci sotto guida strumentale ecografica.
• Lombosciatalgia: le modalità di intervento sono le stesse della lombalgia
• Cruralgia
• Cervicobrachialgia
• Sciatica
• Ernia discale: iniziamo sottolineando che la maggior parte delle ernie discali guarisce spontaneamente dopo un certo periodo di tempo, poiché il tessuto del disco intervertebrale che è stato espulso va incontro a progressiva disidratazione e riassorbimento. L’obiettivo del trattamento conservativo è quello di limitare il dolore del paziente togliendo l’infiammazione della radice nervosa interessata, in attesa della guarigione spontanea, in genere viene prescritta una terapia con cortisonici e/o antiinfiammatori non steroidei, eventualmente associati ad antidolorifici. Qualora questa terapia non dia i risultati sperati è possibile procedere con infiltrazioni ecoguidate foraminali per somministrare i farmaci a livello locale.
• Discopatia degenerativa: è la condizione alla base del mal di schiena da insufficienza lombare. In questi casi, oltre all’impiego di farmaci analgesici e antiinfiammatori per via generale, è molto efficace l’infiltrazione ecoguidata delle articolazioni zigoapofisarie con steroidi e anestetici locali. Con questo trattamento si ottiene un rapido sollievo della sintomatologia dolorosa, in modo tale da consentire un rapido inizio della terapia riabilitativa (fisioterapie e riabilitazione posturale).
• Stenosi del canale vertebrale: dato che il sintomo più frequente è il dolore radicolare, sia esso sciatica o cruralgia, le modalità di intervento sono quelle descritte nei paragrafi sopra.
• Dolore di origine muscolare (sindrome miofasciale)
• Dolore pelvico
• Dolore persistente dopo interventi chirurgici sulla colonna vertebrale (Failed Back Surgery Syndrome)

Presso il nostro poliambulatorio è possibile eseguire:

• Visita neurochirurgica
• Controllo neurochirurgico
• Terapia del dolore con infiltrazioni ecoguidate

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Presso il nostro ambulatorio polispecialistico visitano i seguenti Neurochirurghi:

Dott. Francesco Lucchetti.